Il territorio di Castellana Grotte presenta aree boschive abbastanza sparse e di dimensione piuttosto ridotta. Le caratteristiche vegetazionali si riconducono a poche tipologie, quali il bosco ceduo di fragno, la pineta, vegetazione a fusto medio, la vegetazione ad alto fusto costituita da conifere. Le colture predominanti sono l’olivo, il mandorlo, il ciliegio e la vite.
I suddetti boschi, generalmente, risultano ubicati nelle vicinanze di masserie ed il loro sottobosco solitamente è composto da steppa.
Le caratteristiche vegetazionali dei boschi di cui trattasi sono le seguenti:
- Bosco ad alto fusto di conifere, costituito per la maggior parte da pino marittimo
(Pinus Pinaster) che non raggiunge grandi altezze, sotto il quale si sviluppa la tipica vegetazione mediterranea sempreverde. E’ composta da essenze ricche di resina con foglie molto dure (sclerofille) adatte a contenere la perdita di acqua in presenza di un clima e un suolo molto aridi. Per resistere alle condizioni climatiche, viene eliminato il ricambio autunnale delle foglie e le piante sono, perciò, dette sempreverdi. - Bosco deciduo misto (bosco ceduo), in particolare è presente laddove le condizioni del suolo e la piovosità consentono al bosco misto di latifoglie di prendere gradualmente il sopravvento sulla macchia sempreverde. Le piante che lo compongono non sono particolarmente resinose e in autunno perdono le foglie che, nella stagione vegetativa, restano relativamente ricche di acqua. Il bosco deciduo misto è normalmente sfruttato dall’uomo che interviene con il taglio colturale ad intervalli regolari di tempo. E’, perciò, comunemente chiamato anche bosco ceduo (dal latino: Coedere=Taglio). In alcune zone forestali protette, ove lo sfruttamento del legname non è consentito, il bosco ceduo si evolve alla stato di macchia primaria con piante ultracentenarie ed un fitto sottobosco.
- Gariga, forma degradata della macchia sempreverde ove scompare la specie ad alto e medio fusto e le essenze cespugliate si riducono di dimensioni.
- Cespugliati, costituiti da zone prevalentemente occupate dalle essenze cespugliose tipiche del sottobosco del bosco deciduo misto, con la presenza della Ginestra comune che spesso è esclusiva. Anche il Rovo ed il Pruno formano associazioni pressoché esclusive che preparano le condizioni per una successiva ricostituzione del bosco misto.